LA LINEA MAGINOT TRA REALTÀ E MITO

PISA – presso il Palazzo del Consiglio dei Dodici, sede dell’Accademia di Marina dei Cavalieri di S. Stefano, è stato presentato il libro “La linea Maginot tra realtà e mito. Nuove riflessioni sull’opera più discussa dell’ingegneria militare”, Edizione CLD libri 2018, del Colonnello Leonardo Pilastri. L’evento è stato patrocinato dalla Società Italiana di Storia Militare, dall’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, dall’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano e dalla Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

La Linea Maginot rappresenta un complesso integrato di fortificazioni, opere militari, ostacoli anticarro, postazioni di mitragliatrici, sistemi di inondazione difensivi, caserme e depositi di munizioni realizzati dal 1928 al 1940 dal Governo francese a protezione dei confini che la Francia aveva in comune con il Belgio.

Il Tenente Colonnello Pilastri, con il prezioso supporto degli interventi del confr.Dott. Umberto Ascani, Presidente dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, e del Comm. Prof. Marco Gemignani, Docente di Storia Navale, ha sapientemente illustrato al numeroso ed attento pubblico presente in sala, in che cosa avesse consistito la realizzazione di questa linea di manufatti assai diversi tra loro e quale funzione avesse realmente assolto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Alla luce del dibattito, la Linea Maginot, seppur criticata aspramente da molti studiosi, sembra aver avuto un comunque un importante ruolo di sigillatura dei confini francesi nell’ultimo conflitto mondiale, cosa provata dal fatto che gli invasori furono costretti fin da subito a girarle intorno. Dopo la guerra la Linea rientrò a far parte delle infrastrutture demaniali militari dello Stato francese, anche se fin dall’inizio ne fu decisa la dismissione, a causa degli enormi cambiamenti che avevano subito le dottrine, le tecnologie e le tattiche di combattimento durante la seconda guerra mondiale, che, di fatto, l’avevano resa assolutamente inutile.

Con la nascita della deterrenza nucleare indipendente della Francia nel 1969, la struttura fu abbandonata e intere sezioni furono vendute all’asta a privati. Ad oggi gran parte delle strutture sono visitabili, alcune dopo un attento restauro possono essere visitate con all’interno ancora tutti i comfort dell’epoca, altre invece sono in parte o del tutto abbandonate ma comunque visitabili con cautela. Il libro del Col. PILASTRI si è dimostrato un importante contributo nel panorama internazionale degli studi su questa particolare opera di ingegneria militare, ed uno dei pochissimi (se non l’unico) degni di nota tra quelli scritti da un autore italiano.